|
Il Rito Religioso
Avete fissato la data del gran giorno? Avete già seguito il corso pre-matrimoniale? Se ancora non lo avete fatto, andate dal parroco di vostra fiducia, il quale terrà personalmente un corso rivolto ai fidanzati. Il corso di preparazione ecclesiastica per la celebrazione del matrimonio religioso è obbligatorio, ed ha come scopo principale, quello di preparare i futuri sposi alla vita coniugale; La durata del corso e il numero delle lezioni possono essere variabili, dalle dieci, venti o trenta lezioni, oppure un anno intero, o addirittura anche una sola lezione.
|
Se avete scelto di celebrare il vostro matrimonio secondo il rito religioso, oltre ai documenti necessari per il rito civile, vanno richiesti alcuni certificati specifici relativi al matrimonio canonico. Si saranno fatte le pubblicazioni in chiesa e in municipio sono valide sino a tre mesi, altrimenti occorre rinnovarle.
La cerimonia religiosa ha, quasi sempre, inizio al mattino. Per prima cosa, è necessario che gli sposi si procurino il Certificato di battesimo in carta semplice, da richiedere presso la Chiesa in cui, è stato celebrato il Primo Sacramento, questo documento ha la durata di 6 mesi. Il certificato di cresima, che deve essere rilasciato dalla parrocchia dove il richiedente ha ricevuto il sacramento, nell'eventuale impossibilità di ottenerlo, potrà essere comunque sostituito con una dichiarazione giurata da parte dell'interessato. Il Certificato di "Stato libero ecclesiastico", certificato con la funzione di attestare che il richiedente non ha già contratto matrimonio. Attestato di frequenza ai corsi di preparazione al matrimonio. Una volta prodotti tutti i documenti, il parroco, dopo un informale colloquio chiarificatore per accertare la libera e serena consensualità al matrimonio e, dopo aver verificato i requisiti previsti dalla Chiesa, circa l'unione indissolubile che deriva dall'unione spirituale che consegue alla celebrazione secondo il rito ecclesiastico, rilascerà la "richiesta di pubblicazione alla casa comunale". Il nulla osta ecclesiastico nel caso in cui il matrimonio verrà celebrato in una Chiesa diversa da quella cui appartengono entrambi gli sposi.
Durante il corso degli anni sono state apportate delle modifiche al Rito Nuziale, oggi infatti si pronunciano le parole "io accolgo te" e non più "io prendo te", perchè l'altro non è possesso ma dono che viene dalle mani di Dio. Nella Celebrazione è stata sostituita la formula tradizionale, prendo te in sposa o prendo te in sposo, che in milioni hanno già pronunciato nel loro matrimonio. I cambiamenti nel rito cristiano non si fermano qui, è stato ampliato il numero dei brani della Bibbia utilizzati per le letture e il Vangelo, da 40 a 82, introducendo la venerazione del Vangelo da parte degli Sposi. Gli sposi prima del consenso anzichè essere interrogati e rispondere con un sì, dichiarano le loro intenzioni a se stessi pronunciando loro stessi la formula.
La sposa, accompagnata da suo padre, sale nella macchina, l'automobile che la condurrà in chiesa è, di regola, ornata di fiori bianchi. Il sacerdote già vestito per la messa può sia recarsi incontro agli sposi sulla soglia della chiesa e li accompagna, precedendoli fino al presbiterio oppure li attende all'altare. Sia nel primo che nel secondo caso il sacerdote porge il saluto agli sposi. I due sposi possono essere accompagnati all'altare dai rispettivi genitori, il padre per la sposa e la madre per lo sposo, i quali giunti vicino al presbiterio, si distaccano dai loro genitori e, insieme, si recano verso l'altare. All'entrare della sposa in chiesa, tutti si alzano e restano in piedi durante il rito sacro. Terminato il rito, il celebrante, in presenza dei testimoni, legge gli articoli del Codice Civile riguardante i diritti e i doveri dei coniugi (artt. 143, 144, 147). Gli sposi e i testimoni procederanno alla firma dell'atto di matrimonio. Alla fine della cerimonia, uscendo dalla chiesa, si applaude e viene lanciato il riso. Le auto degli sposi e degli invitati formano un corteo, e tutti si recano al luogo del ricevimento.
|